Grandi navi, poca partecipazione sulla scelta dei progetti.
A cicli alterni, assistiamo sulla stampa cittadina e in particolare sulla “Nuova
Venezia”, al riproporsi dei progetti aggiornati sul tema grandi navi. Da oltre
tre anni i veneziani hanno potuto così conoscere dettagliatamente condividendo
o meno quanto proposto per risolvere il problema, creandosi a riguardo delle
idee precise. Così sono rimaste in corsa la soluzione Marghera, a mio avviso
inadeguata e troppo complessa da portare a termine e, con qualche variabile,
l’avanporto alla bocca di Lido davanti all’isola del Mose, senza tralasciare
ovviamente il ripristino del canale V. Emanuele con variante Tresse. Quest’ultima
soluzione, dal sottoscritto presentata entro la scadenza dei termini alla Capitaneria
di Porto, si limitava a tracciarne il percorso unitamente a tutta una serie
di indicazioni per la sua esecuzione, indicazioni proseguite con l’invio nei
tre anni successivi di una serie di relazioni ai ministeri interessati che andavano
ad evidenziare in modo sempre più preciso le cose da fare e quelle da evitare.
La stampa si limitò, all’inoltro dei progetti, a segnalare anche il mio che
con il tempo fu dimenticato. Cosa successe con l’arrivo del nuovo Sindaco di
Venezia? Si presentò come colui che aveva fornito già da anni la soluzione Vittorio
Emanuele per arrivare alla Marittima ( vero!), senza aver mai -da quanto mi
risulta- speso una parola nel fornire doverose indicazioni per chiarire i termini
della sua proposta. Anzi mi chiedo perché mai al momento opportuno, non privo
di risorse economiche, non si sia attivato per inoltrare un formale progetto
che sarebbe entrato in competizione con gli altri da subito, senza perdere tre
anni preziosi. Forse che allora non ne valeva la pena? Che abbia inteso giocarsi
le sue carte al momento opportuno? Ma in tali vicende non dovrebbero essere
le ragioni personali le sole a guidare i comportamenti di un uomo pubblico.
Di mezzo ci sono le sorti di Venezia! Non essendoci di conseguenza alcuna conoscenza
di come si intenderà procedere, molti potrebbero sentirsi preoccupati dal fatto
che l’incarico di predisporre il progetto V. Emanuele-Tresse sia stato affidato
alla Autorità Portuale di Venezia che non ha certo brillato nell’aver abbandonato
il progetto Contorta, dopo averlo sostenuto come il migliore in assoluto. Si
tratta evidentemente,da parte loro, di scarsa visione strategica sull’intera
questione Venezia, che trova conferma sul sostegno incondizionato al Mose fin
dall’inizio e sul quale progetto il giudizio che si sente comunemente esprimere
consiste in un benevolo “speriamo che funzioni”. Ma non è finita! Continuano
a proporre il porto in mare ad otto miglia dalla costa senza tenere in debito
conto tutta una serie di motivi per i quali, se mai si facesse, difficilmente
sarà competitivo. Ma principalmente, senza considerare il danno che si verrà
a creare alla laguna di Venezia andando a decuplicare con i traghetti necessari,
i passaggi di navi al suo interno. Un risultato, comunque, tale progetto già
lo sta raggiungendo. Essere divenuto,certo in modo trasparente e legittimo,
collettore di ingenti finanziamenti per studi di fattibilità e consulenze, per
intrecciare rapporti e ottenere visibilità. Perciò ritengo che sarebbe più opportuno
ci fosse un percorso più partecipato per decisioni così importanti, che potesse
indicare anche altre prospettive. Nell’immediato venga chiarito subito, per
non iniziare a ridiscuterne dopo l’eventuale approvazione, come si intende procedere
con la questione grandi navi. E mi auguro che verranno tenute in debita considerazione
tutte le mie indicazioni, che sono anche nelle mani del Sindaco e che di certo
non avrà fatto mancarne copia alla Autorità Portuale. Un caldo invito al variegato
mondo degli ambientalisti affinché desistano nel dare appoggio ad un progetto
che a mio avviso mai sarà possibile realizzare e ai quali rammento le parole
del vicepresidente di Italia Nostra di Venezia, che da queste pagine ebbe a
chiedere sul Porto fra le dighe a S.Nicolò : ma siete proprio certi, amici,
che sia la migliore soluzione per Venezia?