Il porto offshore aumenterà il traffico ed anche i pericoli.
Sono illusi o vogliono illudere? Mi riferisco a quanti stanno facendo quadrato
attorno alla soluzione che prevede lo spostamento degli attracchi delle grandi
navi alla bocca di Porto del Lido tra le dighe foranee Ritengo a mio avviso
la maggioranza dl costoro, degli ambientalisti populisti che pur animati da
autentico amore per Venezia hanno maturato erroneamente la convinzione che con
le navi fuori dal bacino di San Marco cesseranno i maggiori problemi legati
alla salvaguardia di Venezia. Certo ne rappresenta uno dei tanti ma neanche
il più grave E sono gli illusi! E’ una minoranza resa velleitaria solo per non
aver saputo combattere le loro anche giuste battaglie sapendosi confrontare
con obiettività e realismo nel merito delle soluzioni, che si è fatta trovare
ancora una volta preparata ad esprimere solo la propria contrarietà. E costoro
vogliono illudere! Ciò premesso vado al sodo desiderando aggiungere alle mie
già espresse critiche sul progetto “De Piccoli" pubblicate a suo tempo sulla
"Nuova" altre considerazioni che dovrebbero, a mio modo di vedere, togliere
ogni illusione a quanti in buona fede confidano nella soluzione off/shore, quale
possa essere la variante tra quante presentate. Non ebbi infatti a segnalate
il grave danno che deriverebbe alla laguna nord (futuro ipotizzato parco naturale)
quando con le navi ormeggiate sul lato Punta Sabbioni si verrebbe a ridurre,
quasi a chiudere, lo spazio con l'isola del Mose. E ciò proprio d' estate quando
maggiore, per la attuale configurazione lagunare, risulta essere necessario
un gran ricambio d'acqua con le maree. Di conseguenza la massa d acqua montante
andrebbe a confluire nel canale lato lido che già ora facendola da padrone nel
tirante d' acqua nel confronti del canale opposto, si trasformerà in un fiume
in piena, per l'ipotesi che vede gli attracchi davanti all'isola nuovissima
del Mose Ini pare di notare un piccolo ostacolo. Avendo notato che ci sarebbero
cinque / sei ormeggi disposti al lati dei moli che si protenderebbero verso
mare per una lunghezza di almeno milleduecento metri, mi domando come faranno
le navi staccandosi, a ruotare per disporsi con la prua al mare avendo con i
suddetti moli diviso In bocca di porto a meno della meta per Iato. Correnti,
venti, e la presenza di marginature sassose, renderanno molto pericolosa la
manovra. Si dovranno rimorchiare le navi di poppa fino a trovare spazio sufficiente
e considerando che dal lato Punta Sabbioni ci sono fondali molto modesti (si
scaverà?) sarà giocoforza uscire dalle dighe, dove però ora esiste la lunata
protettiva, vuoi vedere che arriveranno a destinazione con "indietro tutta"!
Naturalmente ci sarà sempre la necessità di far arrivare alla marittima tutte
le altre navi “piccole" facendo loro percorrere la solita rotta per il bacino
di San Marco e canale della Giudecca: Ma dove si è mai visto al mondo un porto
cosi scombinato? Approdi a San Leonardo per i petroli, a Fusina i traghetti
con il medio oriente, a Marghera gli approdi per le commerciali e per servire
le industrie, in Marittima le navi crociera piccole e medie, a San Nicola quelle
grandi per le quali però non sarà mai sufficiente e sempre per tutte una flotta
dl rimorchiatori avanti Indietro con le eliche di cui sappiamo essere dotati.
Proprio una bella situazione per annientare Venezia. Ma certo in questo modo
le ultime più avanzate visioni economiche danno garanzia di un aumento dei posti
di lavoro. A cosa POI sarà mai servito il tanto strombazzato vantaggio di aver
un Porto dalle strutture rimuovibili e reversibili quando ci si accorgerà che
non va bene dove le andrete a sistemare? Ricominceremo a ridiscutere di tutto,
si saranno persi anni! Per concludere vengo a quello che ritengo essere il maggiore
ostacolo alla soluzione del Porto off/shore quale ne sia la variante. Mi risulta
siano stati previsti i servizi ai passeggeri e alle navi via mare, con una rotta
attraverso i! canale di San Nicolò per imboccare poi il canale dell’Orfano e
arrivare in marittima seguendo il canale dietro la Giudecca, oppure con un giro
ampio servendosi del canale Fasiol. Stesso percorso nei due sensi naturalmente.
Ma possibile che nessuno ancora non si sia reso conto dello scompiglio e dei
pericoli a cui si andrà incontro? La incessante inevitabile processione di imbarcazioni
di tutti i tipi che si verrà a creare andrà ad incrociare quelli non meno incessante.
In particolare dl mezzi pubblici ma non solo, che provenienti dal canale delle
navi servono il versante nord est della città con il Lido per poi trovarsi a
contendere le precedenze con il traffico proveniente dal bacino di San Marco,
e nel senso inverso. Da non osare neanche pensarci!